REGGIO EMILIA – Continua a fare discutere l’estensione della Ztl in centro storico. Nei giorni scorsi si sono registrate raccolte di firme da parte di cittadini contrari anteporsi a momenti di aggregazione organizzati da chi, invece, è favorevole al cambiamento. Sull’argomento è intervenuta l’assessora alla Sostenibilità, Carlotta Bonvicini.
“In tanti mi stanno scrivendo in queste ore, chiedendomi di non arretrare sull’ampliamento della Ztl in corso Garibaldi e via Emilia Santo Stefano. Arretrare significherebbe rinunciare a una visione di città diversa, che sia inclusiva e a misura di persona. Già lo hanno fatto tante città europee”.
Bonvicini ha poi puntato l’attenzione su un paio di concetti: “Ztl non significa pedonalizzazione, né chiudere il centro. Significa invece permettere l’accesso in automobile in una determinata strada o quartiere a chi ne ha diritto e necessità, scoraggiando invece l’accesso veicolare a chi non ne ha bisogno o ha semplici alternative”. L’assessora ha aggiunto: “L’ampliamento della Ztl a Santo Stefano è contenuto negli strumenti di programmazione e pianificazione della mobilità reggiana dal 2008, prima nel Pum, ora anche nel nuovo Pums approvato dal Consiglio comunale poche settimane fa. Un piano coerente con tutti gli interventi che sono stati compiuti in questi ultimi 20 anni in centro storico. Spazi nuovi, riconquistati, che oggi vogliamo proteggere dal traffico e dallo smog”.
“Nelle scorse settimane ho incontrato personalmente tanti dei soggetti coinvolti in questo ampliamento. Sono perplessa, ascoltando le osservazioni e le prese di posizione delle associazioni di categoria che ho incontrato una per una nel mio ufficio già lo scorso dicembre, per aggiornarle rispetto al percorso di approvazione del Pums e che loro conoscevano bene da tempo. Abbiamo rassicurato, esplicitamente, le categorie rispetto al fatto che i parcheggi scambiatori più prossimi al centro (Cecati e Polveriera) rimarranno gratuiti, così come rimarranno gratuite le navette dei minibu: un servizio pressoché unico nello scenario del trasporto pubblico del territorio regionale”.
Bonvicini ha poi concluso sostenendo che “non è necessario ricordare il livello di inquinamento della Pianura Padana o il tasso di motorizzazione della nostra regione, uno dei più elevati in Europa: a Reggio Emilia, oltre 673 autoveicoli ogni 1.000 abitanti, contando minorenni, anziani e cittadini senza patente (dati Istat 2019). Credo che la città oggi sia pronta per questo cambiamento, che arriva dopo una gestazione di almeno 15 anni. Inviterei a non incorrere in posizioni strumentali, fuori dal tempo e dalla storia, che si sta invece muovendo rapidamente verso un cambiamento climatico che lascerà sempre meno spazio ai tentennamenti e chiederà piuttosto alla politica il coraggio di prendere decisioni, anche difficili o apparentemente impopolari”.
Dal canto suo, la Lega Nord, per mezzo del capogruppo in Consiglio comunale, Matteo Melato, presenterà un ordine del giorno che chiede di indire un referendum consultivo sul tema. “Il centro storico è di tutta la città, pertanto i cittadini possono e devono decidere quale futuro vogliono. Uno strumento di democrazia previsto dal nostro regolamento mai utilizzato prima”.
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