REGGIO EMILIA – S’intitola “Vivida luce d’ispirazione. Il ricamo canusino dalla storia all’esperienza” la mostra che aprirà i battenti il 4 marzo, rimanendo visitabile fino al 24 marzo nella sede del Credem (Palazzo Spalletti Trivelli) di via Emilia San Pietro a Reggio. L’esposizione sarà allestita in alcuni spazi al piano terra e sarà a ingresso libero (dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.20 e dalle 14.45 alle 16).
Il titolo della mostra riprende una poesia di Maria Bertolani Del Rio, prima donna assunta come medico in un ospedale psichiatrico italiano, che negli anni ’30 del Novecento inventa il ricamo canusino come metodo di cura per ragazzi affetti da malattie mentali ricoverati al San Lazzaro di Reggio. Questa forma di artigianato trae la sua ispirazione, nei temi decorativi, dalle testimonianze artistiche romaniche presenti sul territorio reggiano, idealmente legate all’epoca di Matilde di Canossa. Saranno in mostra tre manufatti databili tra gli anni ’40 e ’50 del Novecento: un abito, una pianeta e una tovaglia.
Credem collabora ancora una volta con “Reggio Ricama”, la scuola nata nel 1990 alla quale si deve la riscoperta della tecnica del ricamo canusino. Le maestre e le allieve della scuola hanno infatti realizzato di recente, con il sostegno di Credem, la “Tovaglia del Perdono”, che dallo scorso 22 febbraio orna l’altare della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana.
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