CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – Oltre 3.600 immagini, dalle incisioni chimiche su lastre metalliche risalenti ai primi anni del 1900 fino alle immagini digitali della nostra epoca. Come oggetto degli scatti sempre lei, Campagnola Emilia, in un archivio che è stato digitalizzato e reso fruibile per tutti alla biblioteca comunale. L’opera di recupero è stata presentata sabato 23 marzo dall’Assessore Silvia Parmigiani insieme a Cerico Valla, ex Vicesindaco che ha seguito l’intero percorso di digitalizzazione e da Guido Lodini, Membro del Gruppo Fotografico “P.Morgotti”.
Con l’inaugurazione si chiude un percorso iniziato da 13 anni e proprio come 50esimo anniversario della fondazione. Il Circolo Fotografico, fondato nel maggio del 1974, da sempre in collaborazione con la Biblioteca Comunale, sviluppa progetti, realizza mostre e raccoglie tutte le foto che negli anni sono state utilizzate per le mostre oppure portate e consegnate dai cittadini, un pezzo importante della storia del territorio. Una mole di immagini enorme da oggi a disposizione di tutti.
“Grazie al lavoro dei volontari del Circolo Fotografico e di tanti cittadini abbiamo salvato e reso eterno, attraverso la digitalizzazione, un patrimonio enorme – ha dichiarato il sindaco Alessandro Santachiara – da oggi anche fruibile da tutti. La finalità dell’archivio fotografico è quella di raccogliere, conservare e rendere disponibile ai cittadini, alle associazioni e ai privati una quantità ad oggi di circa 3.600 immagini, in crescita. Si tratta di fotografie che risalgono ai primi anni del 1900, quindi più di un secolo di materiale che nel tempo è stato prodotto dalla biblioteca e dai privati che hanno deciso di donarlo all’archivio fotografico per metterlo a disposizione di tutta la cittadinanza.
È disponibile una postazione in biblioteca dove poter fare delle ricerche e consultare materiale di grande importanza storica che ci è stato molto utile, ad esempio, anche durante i lavori di progettazione e riqualificazione di Piazza Roma, per andare a verificare con certezza alcuni dettagli urbanistici pre-esistenti. In più – conclude il sindaco Santachiara – abbiamo un quarto obiettivo che stiamo per realizzare: non appena il nuovo sito sarà terminato, sarà possibile fruire dell’archivio anche on-line, rendendo il godimento di tutto il materiale ancora più facile, veloce e a disposizione di tutti. A questo punto l’auspicio che ci poniamo è che non sia solamente un archivio storico ma che diventi una biblioteca che vive del patrimonio in suo possesso e lo arricchisce con passione”.