REGGIO EMILIA – Continua il nostro approfondimento sulla concessione assegnata nel 2017 dal Comune di Reggio all’Autofficina Corradini. Un affidamento irregolare, secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di due dirigenti comunali e dei titolari della ditta.
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“Non possiamo fare una gara per 12 anni, verrebbero anche dalla Germania”. E’ l’11 agosto 2016. Negli uffici del Servizio legale del Comune di Reggio si incontrano due dirigenti comunali, Santo Gnoni e Roberto Montagnani, e i titolari dell’Autofficina Corradini, Vincenzo Corradini e il figlio Lorenzo. I quattro, intercettati dalla Procura, discutono della concessione, da parte del Comune, del servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza stradale dopo gli incidenti. Sullo sfondo si profila un contenzioso: i Corradini sostengono di vantare 2,7 milioni di crediti, il Comune ne riconosce solo 950mila ed è disposto a pagare solo a patto che vengano saldati 625mila euro di Imu non versata.
Andati a vuoto i tentativi di ottenere più soldi o di avere la gestione del parcheggio della Mediopadana, Vincenzo Corradini punta sulla conferma della concessione. Gnoni lo rassicura: “Stiamo capendo le vostre esigenze di prolungare l’appalto e non ci fermiamo ai 3 anni che avevamo già previsto. Li abbiamo raddoppiati e per 6 anni state tranquilli”. Corradini prova a rilanciare: “Ma non si riesce a fare almeno un 6 più 6?”. “Ma non è possibile… Non esiste proprio 6 anni”, replica Gnoni. “Arriviamo a 6. E non l’abbiamo fatto con nessun’altra ditta. Perché all’ente non conviene 6 anni eh! Noi più concorrenza abbiamo, più possiamo chiedergli”.
Gli interlocutori sono indecisi, temporeggiano a lungo. Gnoni, secondo la ricostruzione della Procura, si preoccupa che il bando non sia pubblicato prima che i Corradini firmino la transazione. Infine il 23 settembre 2016 l’avvocato dei Corradini, Giuseppe Altieri, conferma a Gnoni che i suoi clienti accettano la transazione. Il 26, ricevuta la lettera formale di accettazione, Gnoni informa Montagnani e gli dice: “Per il bando a ‘sto punto dobbiamo mantenere la nostra parola”.
Il giorno dopo la Giunta, all’oscuro della trattativa sulla concessione, approva la transazione. Ma ci sono ancora degli ostacoli da superare. L’Autofficina Corradini chiede delle modifiche al bando. Il 3 novembre 2016 Gnoni e Montagnani, intercettati, si incontrano per parlarne: “Io – dice Gnoni – c’ho queste due paginette che me le ha… come si dice… suggerite potete immaginare chi”.
Il 29 marzo 2017 Montagnani firma le determina dirigenziale con procedura aperta per la concessione, per il periodo luglio 2017-giugno 2020 con facoltà di rinnovo per altri 3 anni. Il 9 novembre la concessione viene assegnata al Consorzio Cisa: la consorziata esecutrice è l’Autofficina Corradini, che ottiene un punteggio di 100/100, superando Sicurezza e Ambiente e Interventa.
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