ROLO (Reggio Emilia) – In un piccolo laboratorio immerso nel cuore dell’Emilia, dove il tempo sembra essersi fermato, sta nascendo un albero di Natale unico e particolare.
Tra il profumo di legno e gli strumenti antichi, Vittorio Marastoni, 83 anni, continua a dar vita a veri capolavori di tarsia, l’arte millenaria dell’intarsio. Da tempo è al lavoro al grande albero naturalmente in legno. Taglia i pezzi, uno per uno, della giusta misura e li unisce in un gioco di altezze e e volumi. “Da mio nonno e da mio padre ho ereditato la passione per la lavorazione del legno” racconta.
Una passione che è poesia, con mani ferme e occhi attenti, battuta sempre pronta, Vittorio lavora ogni giorno nel suo laboratorio dove ogni tavolo e cassettone racconta una storia. Ogni pezzo è come un figlio, non si fa per vendere, si fa per tramandare.
Le sue opere sono decorate con motivi geometrici e floreali. La sua bottega è poco lontano dal Museo della Tarsia di Rolo, che riapre al pubblico dopo le ferie estive da lunedì 25 agosto.
Fondamentale tramandare l’arte ai giovani artigiani: “Se i ragazzi imparano – dice – allora il legno continuerà a parlare”. In un mondo che corre veloce, Vittorio Marastoni ci ricorda che la bellezza richiede tempo, dedizione e cuore. E mentre intarsia l’ennesimo tavolo, ci dimostra che l’arte, quella vera, non conosce età e non potrà mai essere sostituita dall’intelligenza artificiale.
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