REGGIO EMILIA – Nonostante il meteo non certo clemente, si è comunque tenuto in piazza Prampolini il flash mob organizzato dal comitato Canalina per stoppare la costruzione dell’antenna di 30 metri per la telefonia mobile in via Portella delle Ginestre. Presenti, oltre ai residenti, anche rappresentanti delle scuole della zona: Calvino, don Guglielmi e Balducci.
“Chiediamo che si trovi un sito alternativo – la voce dei cittadini – perché questa è una zona con forte densità abitativa. L’antenna avrebbe un grande impatto visivo, poiché sarebbe alta quanto le palazzine e non è vero che sarebbe coperta dagli alberi, poiché parliamo di una struttura di 30 metri posta sulla strada. Siamo anche preoccupati per il deprezzamento che subirebbero i nostri appartamenti e, soprattutto, dall’altra parte delle palazzine su via Portella della Ginestre c’è già un traliccio dell’alta tensione che non rispetta le misure di distanza dalle case. La stessa Arpae, intervenuta, ha detto che non esiste una strumentazione che possa far capire quali ripercussioni abbia sulla salute di noi residenti”.
Nel 2005 ci fu una forte mobilitazione proprio in questa zona di via della Canalina dopo che le compagnie telefoniche avevano chiesto di installare un’antenna: “Avevamo detto no già allora, nonostante le cifre che ci offrivano. Ora, invece, le compagnie ci hanno bypassato andando a chiedere il suolo pubblico direttamente al Comune che gliel’ha concesso senza prima avviare un confronto con noi. Perché, dopo 16 anni, vogliono mettere un’antenna ancora qui, quando ce ne sono già altre in via Gandhi e vicino alla nuova sede della Croce Verde? Abbiamo chiesto un colloquio per iscritto all’assessore Bonvicini e al sindaco Vecchi, ci è stato risposto che verrà stabilita una data, ma intanto nel primo Consiglio comunale non è stata fatta alcuna menzione di questa problematica e, stamattina, nessuno in Comune si è fatto vivo per parlare con noi nonostante le nostre richieste”.



















