REGGIO EMILIA – Al presidio davanti al quartier generale di Meta System è arrivato anche Maurizio Landini. Il reggiano segretario generale della Cgil, in città per l’elezione della nuova segreteria confederale della Camera del Lavoro, ha voluto incontrare i lavoratori della storica azienda di tecnologie per le auto che da martedì hanno incrociato le braccia per chiedere risposte certe sul loro futuro, dopo la bocciature della procedura di composizione negoziata da parte del Tribunale, e alla luce della grave crisi finanziaria in cui versa l’azienda.
Parlando ai lavoratori, Landini ha assicurato il massimo impegno della Cgil per arrivare al più presto ad attivare un tavolo di crisi al Ministero. Richiesta che sarà avanzata già martedì prossimo, quando i sindacati saranno al Mimit per parlare di Stellantis. Contemporaneamente il segretario generale della Cgil si è concentrato sugli impegni che l’Europa deve assumersi per sostenere il settore dell’auto, che sta vivendo con grande difficoltà la transizione verso l’elettrico. “La presidente Von Der Leyen – ha detto Landini ai lavoratori – ha assicurato che da gennaio ci sarà un tavolo permanente e che nel 2025 scatteranno le sanzioni per le case che non producono abbastanza mezzi elettrici”.
Servono però investimenti e fondi europei per aiutare la transizione, evitando licenziamenti e la perdita di capitale umano e tecnologico, proprio il rischio che si sta correndo alla Meta System. “Per questo – ha ribadito Landini rivolgendosi ai lavoratori – la vostra è una lotta dal valore più grande della difesa di un singolo posto di lavoro, voi state difendendo il territorio e, più in generale, il made in Italy”.
Il segretario generale della Cgil ha concluso criticando la finanziaria e il Governo perché non stanzia risorse sufficienti per l’industria italiana.
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