REGGIO EMILIA – Il bilancio 2020 di Landi Renzo Spa certifica un anno difficile, che sarà portato all’esame degli azionisti il prossimo 29 aprile. Migliora comunque l’andamento del Gruppo nel secondo semestre dell’anno, spinto anche dalla ripresa dei consumi e delle produzioni. Nel primo trimestre 2021 si consolida la ripresa del segmento After Market. Proseguono gli investimenti in R&S volti allo sviluppo di soluzioni per la mobilità sostenibile ad idrogeno e a gas (LNG, metano e biometano). Il fatturato consolidato è pari a Euro 142,5 milioni, in decremento rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (Euro 191,9 milioni). L’Ebitda è di Euro 6,7 milioni (pari al 4,7% del fatturato) vs Euro 24,7 milioni al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Risultato netto negativo pari ad Euro 7,9 milioni, rispetto a un utile di Euro 6 milioni al 31 dicembre 2019. Posizione Finanziaria Netta negativa per Euro 72,9 milioni (ante IFRS 16 pari a Euro 67,4 milioni), in miglioramento rispetto a Euro 86,1 milioni del 30 settembre 2020 (Euro 61,8 milioni al 31 dicembre 2019).
“Si è chiuso un anno durante il quale i nostri risultati sono stati impattati dalla “tempesta perfetta”, che ha messo in difficoltà anche le vendite nel canale After Market – il commento dell’amministratore delegato Cristiano Musi -. Siamo tuttavia molto fiduciosi che nel 2021 ci sarà una ripresa importante del nostro giro d’affari, in particolare sul canale After Market, accompagnato da una ripresa del canale OEM anche grazie al lancio di nuove iniziative nel settore Mid&Heavy Duty, dove di recente ci siamo aggiudicati un importante ordine negli Stati Uniti. Inoltre la crisi Covid ci ha fatto ancora di più capire l’importanza della sostenibilità. Anche in un anno complesso abbiamo investito molto in Ricerca&Sviluppo e abbiamo oggi un portafoglio prodotti completo anche per l’idrogeno. La nostra joint venture SAFE&CEC S.r.l. ha registrato nel 2020 un valore della produzione in crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, con un forte aumento della vendita di soluzioni biometano e una marginalità positiva e stiamo per lanciare le prime soluzioni per l’idrogeno. SAFE&CEC sta crescendo molto, tanto che oggi il suo portafoglio ordini è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020, con una crescita in tutte le geografie, che va di pari passo con quella del gas naturale e biometano nel settore dei trasporti. Iniziamo inoltre ad avere le prime negoziazioni sulle tecnologie per l’idrogeno per la sua compressione, sia in fase di produzione che di distribuzione”.
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