REGGIO EMILIA – Con l’allarme sanitario diventano on line anche le degustazioni professionali di vino. A sperimentare per la prima volta questo metodo è il nuovo Consorzio di tutela del Lambrusco nato all’inizio di quest’anno e che ha unito le realtà di Reggio e Modena. Per il futuro si punta sul ricambio generazionale mentre si analizzano i fatturati e le vendite che hanno subito un duro colpo.
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Il comparto del vino si riorganizza per fare fronte comune alla crisi, effetto della pandemia. I fatturati sono stati salvati dalle vendite nella grande distribuzione e dall’ on line che hanno sopperito a quelle, praticamente azzerate, nella ristorazione. Ora si guarda ai mercati esteri dove serve presentarsi in modo unitario e forte, razionalizzando i costi. E’ nato così un soggetto giovane, con forti radici nel passato: è il Consorzio Tutela del Lambrusco nato a gennaio di quest’anno dalla fusione tra 3 Consorzi: quello tutela del Lambrusco di Reggio, da 50 anni sul mercato, quello di Modena con 60 anni di vita, e il Consorzio di tutela Vini del Reno Bianco di Castelfranco. 16.600 ettari di produzione, 70 le imprese del vitivincolo associate, 30 nel reggiano e 40 nel modenese. Sede a Modena.
“Il patrimonio del Lambrusco è importante. Siamo il secondo Consorzio d’Italia dopo il Prosecco – spiega il presidente Claudio Biondi – Rappresentiamo circa 42 milioni di bottiglie, ma non ci serve mostrare i muscoli. Il nostro compito è garantire alla filiera una adeguata remunerazione. Solo in questo modo la battaglia sarà vinta. Per la prima volta abbiamo costituito un gruppo giovani, composto da 35 ragazzi, figli di imprenditori e amministratori di realtà cooperative. Devono rispondere a una domanda precisa: come vedono la comunicazione dei prossimi 20 anni del lambrusco”.
E se gli eventi in presenza sono stati cancellati, dal Vinitaly alla Rassegna enologica, attività importanti come le degustazioni sono diventate virtuali. Tutto adesso è on line, il profumo e il gusto del vino alla prova dello schermo di un pc: “Il Consorzio si è fatto carico di spedire campioni in diverse parti del mondo”.
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