REGGIO EMILIA – “Anche per i congolesi Luca Attanasio era un simbolo di speranza“. Sono le parole di una missionaria, reggiana di adozione, che è stata ospite, in collegamento, della trasmissione Buongiorno Reggio. Con Susanna Ferrari ha ricordato il diplomatico ucciso il 22 febbraio scorso.
***
“Veniva una volta all’anno e ciononostante si ricordava perfettamente tutto ciò che stavamo facendo nella nostra parrocchia. Era una persona di grande empatia”.
Luca Attanasio considerava il suo mestiere una missione. Era solito raccontarlo lui stesso. Ed era evidente per le persone con cui entrava in contatto. Nella capitale del Congo, Kinshasa, assieme alla moglie curava un progetto sui bambini di strada. Anche per questo motivo seguiva con interesse le attività del centro Ek’Abana, situato nella città di Bukavu e rivolto ai minori in condizione di vulnerabilità: “Accogliamo una quarantina di bambini accusati di stregoneria, facciamo con loro un percorso per reinserirli nelle loro famiglie”. Donata Friggerio è tra le missionarie della struttura, che aiuta anche 1500 bambini a frequentare la scuola. Ha avuto occasione di incontrare l’ambasciatore, due giorni prima dell’attacco in cui è morto insieme assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.
Reggio Emilia missione Luca Attanasio Congo Vittorio Iacovacci ambasciatore ucciso Donata FriggerioAttentato in Congo: l’ambasciatore italiano ucciso era un amico della missione reggiana. VIDEO