REGGIO EMILIA – “Sento che il tempo sta passando molto velocemente, sto diventando più vecchio, questo è il mio primo pensiero. Il secondo è che sono molto felice di essere qui, questo è il mio terzo anno. Mi sento fortunato a lavorare in questo posto, con questa società”.
Era il 4 ottobre 2023 e, a Brindisi, Dimitris Priftis debuttava sulla panchina della Pallacanestro Reggiana con una vittoria netta. Il turno successivo, altra vittoria contro Scafati, l’allenatore greco incontrava per la prima volta il pubblico del PalaBigi. “Mi ricordo che avevamo vinto, avevamo cominciato la stagione bene. In generale ho molti ricordi e la maggior parte è positiva, non solo dopo le vittorie ma anche dopo i momenti più difficili”.
Eletto nel 2016 come miglior allenatore del campionato greco, arrivò a Reggio nel giugno del 2023 insieme all’allora direttore generale Claudio Coldebella. Un binomio che si è separato alla fine della seconda stagione, con l’ingaggio di Coldebella al Maccabi Tel Aviv: “Prima di tutto sono molto contento per lui, perché lui per me è più che un collaboratore, è un amico. Sono molto contento che lui abbia avuto la possibilità di salire di livello, lui appartiene a quel livello e dovrebbe stare li. Noi avevamo un rapporto speciale costruito già in Russia. Ma adesso è una nuova era, una nuova stagione e sono molto felice delle persone con cui sto lavorando”.
Domenica, a Bologna in casa della Virtus, per Priftis sarà la centesima partita in biancorosso: nelle 73 partite di campionato finora ha collezionato 38 vittorie e 35 sconfitte; una vittoria e due sconfitte in Coppa Italia e poi ci sono state le coppe europee. Al di la dei numeri, quel che resta è il rapporto con la città: “Direi che mi sento molto a mio agio qui, tutti mi hanno accolto, dopo tre anni mi sento a casa, direi che Reggio Emilia è un bel posto per lavorare e per vivere per un allenatore e per un giocatore”.
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