REGGIO EMILIA – I turisti nella nostra provincia sono in calo. Il trend emerge da una indagine di Lapam Confartigianato che ha anticipato i dati del 2024: nei primi sei mesi i pernottamenti sono diminuiti del 5,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un calo che raggiunge l’11,5% se paragonato al 2019, anno precedente la pandemia.
Nel 2023 nell’arco dell’anno si sono contati complessivamente 767mila pernottamenti di turisti in tutta la provincia. E’ andata meglio rispetto all’anno precedente (+3%) senza però raggiungere i livelli pre Covid (-9,2%). Quasi il 30% dei pernottamenti si è registrato nei mesi estivi, da luglio a settembre.
Un turista su tre è straniero e proprio il flusso di chi arriva da fuori Italia è in crescita: il numero di stranieri ha superato addirittura quello registrato prima della pandemia (+1,3%). A calare, sempre rispetto al 2019, sono stati gli italiani: -13,2%. In tutta l’Emilia Romagna, nel 2023 gli stranieri hanno speso 2,4 miliardi di euro, il dato più alto degli ultimi anni soprattutto per prodotti artigianali e tipicamente italiani, dice ancora Lapam aggiungendo come nella nostra provincia le imprese artigiane che potrebbero essere interessate alla domanda turistica sono 2.145 e occupano più di 6 mila e 500 addetti. “Servono però figure professionali specializzate, abbiamo bisogno di sensibilizzare i giovani”, conclude l’associazione.
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