REGGIO EMILIA – Chiamata alle armi contro il Covid: è iniziato l’arruolamento interno di massa in vista di aprile, mese in cui si toccherà il culmine del numero di vaccinazioni giornaliere.
L’Ausl sta reclutando i propri medici ospedalieri per somministrare le dosi, ma anche per fare i tamponi. L’adesione da parte dei professionisti è volontaria. Parliamo dei dipendenti Ausl che lavorano nel dipartimento chirurgico e che, con la sospensione temporanea delle attività chirurgiche programmate, possono, per quel pacchetto di ore settimanali che non trascorrono in sala operatoria, essere dirottati verso la campagna di vaccinazione e screening.
I dipendenti di Medicina generale, invece, vengono già dirottati o riassegnati a mansioni Covid nelle corsie. La necessità di personale è altissima. L’Ausl reggiana, al pari di altre, già a ottobre aveva pubblicato un bando per la ricerca di personale medico e infermieristico, ricevendo un’ottantina di risposte. A ora si sta attingendo da quella graduatoria, ma considerando che stanno partendo via via le finestre per le differenti fasce d’età – da lunedì sarà la volta delle prenotazioni per i reggiani tra i 75 e i 79 anni – serve molto personale. Per cui si procede adesso anche internamente tra i dipendenti.
“Abbiamo stimato di avere bisogno di circa 125 persone al giorno impegnate, attualmente sono un’ottantina quindi avremo bisogno di altre 40 persone in più al giorno”, le parole di Nicoletta Natalini, direttore sanitario Ausl. Nell’appuntamento settimanale a Buongiorno Reggio, la Natalini ha fatto anche il punto sulle sedi vaccinali: “Abbiamo aggiunto due sedi a Montecchio e Guastalla, a Castelnovo Monti c’è quella di Felina, ma non tutte hanno la stessa disponibilità”.
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