REGGIO EMILIA – La vendita del Ctr a Garofalo Health Care, uno dei principali gruppi della sanità privata in Italia, è sfumata per l’inezia di 7mila euro. Una circostanza sorprendente, se si pensa che la società romana, quotata in Borsa, aveva messo sul piatto 2,5 milioni di euro per acquisire il poliambulatorio reggiano, con un’offerta vincolante presentata nel febbraio scorso. Il piano di risanamento approntato dal Ctr era stato attestato da Alberto Guiotto, noto professionista con studio a Parma. Ma la bocciatura del piano da parte dell’Agenzia delle Entrate, primo creditore del Ctr, ha determinato il ritiro di Garofalo. E solo un accordo in extremis per l’affitto di ramo d’azienda con la società veneta Chinesi ha consentito di salvare almeno i posti di lavoro.
Come è maturata la decisione dell’Agenzia delle Entrate e perché? Degli oltre 6 milioni di debiti del Ctr, circa due terzi sono debiti verso l’Erario: 4 milioni accumulati fino al 26 giugno 2024, circa 167mila euro dopo quella data. La proposta di transazione fiscale prevedeva il rimborso del 10 per cento dei debiti generati dalla vecchia gestione e il rimborso integrale di quelli riconducibili alla nuova gestione. Ma la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ha bocciato l’istanza. Nella lettera con cui viene comunicato il no, si motiva la scelta spiegando che il fondo rischi appostato dal Ctr per pagare i debiti più recenti è inferiore di 7mila euro alla somma necessaria per il rimborso integrale. D’altra parte, aggiunge l’Agenzia, nel piano manca un’analisi puntuale delle somme che si potrebbero recuperare, in caso di liquidazione giudiziale, dalle azioni di responsabilità contro i vecchi amministratori, a partire dal dottor Roberto Citarella.
Nei fatti, il risultato concreto della mancata omologa del piano è la perdita dei 2,5 milioni di euro offerti da Garofalo, che sarebbero stati usati per rimborsare una parte dei debiti. La stessa Agenzia delle Entrate è la più penalizzata.
In caso di approvazione del piano, avrebbe recuperato subito più di mezzo milione di euro. Venuto meno l’introito della vendita, racimolerà forse qualche briciola quando il Ctr sarà venduto all’asta nell’ambito della procedura fallimentare.
Reggio Emilia sanità Crisi concordato agenzia delle entrate salute CtrCtr, arriva il salvataggio in extremis da parte di una società veneta. VIDEO










