REGGIO EMILIA – Lo scorso 15 settembre l’associazione “Assodelivery” (che riunisce le realtà che operano nella consegna dei pasti a domicilio) ha firmato con il sindacato Ugl un contratto collettivo nazionale di riferimento per i riders, ossia i ciclo-fattorini. Su questo contratto, in vigore da pochi giorni, si è, però, accesa una vera e propria battaglia.
Anche a Reggio, complici le limitazioni anticovid, i ciclo-fattorini si stanno moltiplicando in maniera esponenziale. Le loro tutele e i loro diritti sono però ancora tutti da costruire. Sì perchè il contratto nazionale sta facendo molto discutere. E’ in vigore dal 3 novembre, anche se al Ministero del Lavoro è in corso una trattativa per una sua revisione. L’accordo fissa un compenso minimo pari a 10 euro lordi per ora lavorata, riconosce un’indennità per maltempo, festività e lavoro notturno, bonus per consegne effettuate pari a 600 euro ogni 2.000. E prevede “dotazioni di sicurezza gratuite”. Niente ferie però, né malattia o maternità.
Per i firmatari si tratta del “primo contratto nazionale dei riders in Europa”. Cgil, Cisl e Uil denunciano, invece, come l’intesa non trasformi i rider in lavoratori dipendenti. La forma che resta è quella del collaboratore occasionale oppure con partita Iva. Un accordo dal quale – va detto – si è sfilata JustEat che ha annunciato di voler assumere i riders con contratto di lavoro dipendente.
La Cgil giudica l’accordo targato Ugl (sigla da sempre vicina alla destra) inaccettabile e illegittimo: “E’ un contratto che di fatto reintroduce il cottimo” tuona Khedidja Sayah segretaria della Nidil Cgil di Reggio. Tra gli aspetti sotto accusa ci sono poi i criteri per la maggiorazione notturna: “E’ prevista una maggiorazione di compenso per le consegne dall’una di notte alle 7 del mattino, ma mi domando chi possa ordinare da mangiare in quella fascia oraria?” polemizza ancora la sindacalista.
La Cgil reggiana, in considerazione dell’aumento vorticoso di questi lavoratori nel corso degli ultimi mesi, ha intanto avviato un’opera di mappatura dei riders che operano in città.
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