CORREGGIO (Reggio Emilia) – Il passaggio di mano arriva a ridosso del centenario della fondazione. Era infatti il 1925 quando a Correggio presero il via le attività del salumificio Veroni, condotte dai fratelli Fiorentino, Francesco, Paolo e Adolfo. Che diedero impulso all’esperienza maturata in una bottega di alimentari in corso Mazzini, non lontano da quella sede produttiva di via Saltini, diventata storica e tutt’oggi operativa. I nuovi proprietari del salumificio, giunto alla quarta generazione di imprenditori, sono gli americani della SugarCreek, società con sede in Ohio, tra le principali realtà statunitensi nel settore della lavorazione delle carni.
“Lambrusco e pop corn” cantava Luciano Ligabue che proprio all’interno dei capannoni della Veroni ha girato alcune scene del suo secondo film. A stelle e strisce diventano ora le mortadelle che lì si producono. Un centro di affettamento negli Stati Uniti l’azienda correggese l’aveva aperto nel 2016 dove conta 70 dipendenti, mentre sono 280 quelli distribuiti nei sei stabilimenti in Emilia Romagna. Circa duecento, poi, gli agenti di vendita su cui può contare.
“Prendere la decisione di vendere l’azienda di famiglia non è stato semplice, ma allo stesso ci siamo resi conto che questo era il momento e la cosa giusta da fare”, afferma l’attuale presidente del Gruppo Stefano Veroni. John Richardson, ovvero l’amministratore delegato della SugarCreek, commenta invece l’acquisizione sottolineando l’opportunità per Veroni di crescere e ampliare l’offerta, andando a soddisfare ancora meglio i bisogni dei consumatori. “Entrambe le aziende – sono le sue parole riportate in una nota – hanno un ampio portafoglio di prodotti di alta qualità e possono contare su dipendenti di talento e altamente qualificati”.
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