VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – La medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Vancouver nel 2010 è stato l’apice della carriera di un fuoriclasse nostrano che una volta terminata l’esperienza agonistica, dimostra di essere un campione nella vita. Giuliano Razzoli è legatissimo al nostro appennino, ha scelto di vivere dove è nato e continua una tradizione di famiglia: quella della produzione dell’aceto balsamico. “Ho sempre dato una mano in famiglia. Sono ancora nel centro sportivo dell’esercito in vista delle olimpiadi Milano-Cortina. Sono orgoglioso di essere il presidente del Consorzio dell’aceto balsamico”.
Sci ed aceto balsamico sono stati un binomio che Giuliano Razzoli ha coltivato anche quando praticava lo sci ad alto livello, tanto che gli avversari erano ghiotti del prezioso condimento: “Hanno imparato a conoscerlo nel tempo e anche i miei avversari hanno apprezzato l’aceto e il Parmigiano Reggiano, un abbinamento speciale”.
Il settore maschile dello sci azzurro attraversa un momento di difficoltà. C’è un nuovo Razzoli all’orizzonte? “Speriamo ci sia di meglio e di più, per adesso no”.
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