REGGIO EMILIA – Il consumo dei vini rossi è in drastico calo. La diminuzione delle vendite ha effetti notevoli sulle tasche dei viticoltori dei nostri territori tanto che se qualche anno fa le uve reggiane e modenesi venivano pagate 50 euro al quintale al produttore, per la vendemmia dell’anno scorso il costo non supera i 25-30 euro. “E’ stata un’annata che, sul territorio di Reggio e di Modena, si è chiusa con una diminuzione del 10% della produzione delle uve, dovuta soprattutto ad un grosso calo delle uve dei vitigni del lambrusco, circa 180 mila quintali in meno rispetto allo scorso anno” ha detto Alberto Lasagni, di Confcooperative.
L’incontro dei dirigenti delle cantine sociali di Reggio e Modena promosso da Coonfcooperative, ha fatto il punto anche sulle prospettive di mercato che possono scaturire dalla vendemmia di quest’anno. Ci sono speranze che il settore dia segni di miglioramento? “Speriamo si possa tornare agli anni precedenti” risponde Lasagni. Aggiunge Davide Frascari, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna: “La vendemmia del 2023 si è caratterizzata per una minor produzione, in particolare dei lambruschi. La varietà ancellotta è diminuita meno anche grazie all’aumento delle superfici vitate”.
La vendemmia del 2023 a Reggio Emilia: calata del 10% la produzione delle uve. VIDEO
21 ottobre 2023La diminuzione ha riguardato in particolare il lambrusco. Se n’è parlato in un incontro organizzato da Confcooperative