REGGIO EMILIA – Eccolo, in queste immagini del 1982, per chi non se lo ricorda più e per chi non lo ha mai visto: l’ex Gasometro, agglomerato di area industriale dismessa e caseggiati popolari ormai fatiscenti che per decenni ha caratterizzato il volto di Reggio Emilia fra viale Isonzo e via Makallè.
Progressivamente abbandonato nel corso del tempo, collocato alle porte del centro storico cittadino, l’ex Gasometro divenne un problema già negli anni Ottanta. Le 8 persone sistemate in giacigli di fortuna identificate dai Carabinieri nei giorni scorsi durante un blitz nel vicino parcheggio di via Pansa non sono certo una novità in questa fetta di città, come testimonia questo servizio di Tg Reggio del lontano 1996.
La svolta maturò proprio a metà degli anni Novanta, quando la società Recos Reggiana Costruzioni acquistò prima i 20mila metri quadrati dell’area e poi la vicina sede Enel, altro pezzo di storia della città. Il 13 marzo 1995 il Consiglio comunale approvò un piano particolareggiato di iniziativa pubblica. L’ex Gasometro e la sede di Enel furono demoliti per costruire un direzionale ribattezzato Business Park.
Il piano interessava l’intero comparto e prevedeva anche due opere di interesse pubblico. La prima era il sottopasso alla linea ferroviaria Milano-Bologna per collegare via Cisalpina e il Tribunale al centro storico della città: un sottopasso che era stato iniziato, ma non completato. La seconda opera ci porta al tema che più ci interessa. Nell’ambito del Piano particolareggiato, Recos doveva realizzare e cedere al Comune un parcheggio su tre piani con 370 posti auto. Ne parleremo in una prossima puntata.
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Reggio Emilia degrado ex gasometro ex Gasometro dormitorio parcheggio ex gasometroReggio Emilia: la parabola del parcheggio ex Gasometro di via Pansa. VIDEO