REGGIO EMILIA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina, residente in via Mozart a Massenzatico. Una strada spesso al centro della cronaca della strada e fresca di riasfaltatura. I residenti lamentano il passaggio dei veicoli a velocità ben superiori al consentito, con evidenti problemi di sicurezza.
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All’ingresso di Reggio Emilia nord c’è una lunga via che porta il nome di compositore gioioso dove da anni risuona una tragica sinfonia: quella dei molti, moltissimi, troppi morti sulla strada.
Parliamo del tratto che da Massenzatico centro porta verso Reggio Emilia, via Mozart, appunto: 4 kilometri di lunghezza trasformati giorno e notte in un circuito di velocità. A testimoniarlo è il numero dei decessi mortali avvenuti ormai davanti alla casa di ogni residente di questa via.
Come si è creata questa situazione? Il rifacimento del manto stradale ha sicuramente liberato il passaggio ad automobilisti e motociclisti che – tra continui sorpassi e accelerazioni – sembrano avere una gran fretta di arrivare a casa (sempre che ci arrivino…). E così dalla gioia di avere finalmente una strada senza buche, siamo passati allo sconforto di vedere morire persone e animali domestici e selvaggi che circolano su questa via e tra queste campagne.
Ci sentiamo abbandonati e senza strumenti per fermare questo gioco al massacro. Il nuovo manto stradale è un lavoro lasciato a metà. Sì, perché i limiti e i cartelli sono stati messi ma nessuno viene mai a controllare, nonostante le nostre numerose segnalazioni. Ciò che domandiamo e che continueremo a chiedere per via Mozart, se fosse necessario anche con un blocco di trattori, è l’installazione di rilevatori di velocità o velox (trattandosi di zona agricola, infatti, non possono essere installati dei semplici limitatori di velocità come i dossi).
Carissime istituzioni di Reggio Emilia: Sindaco, Assessore alla mobilità, Capo dei Vigili Urbani… Noi di Massenzatico siamo sicuri che con le multe dei rilevatori di velocità in via Mozart vi ripagherete ben presto dei costi di installazione, ma il bene più grande lo farete per la vostra comunità e il benessere di tutti.
Grazie
Enrica Battini
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