CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Ospite del Comune Giovanni Ricci, figlio di uno degli uomini della scorta di Aldo Moro uccisi in via Fani, ha aperto l’album dei ricordi raccontando quei terribili anni di piombo.
La strage di via Fani, il rapimento di Aldo Moro e l’assassinio dei cinque uomini di scorta, entra nel modo più brutale nella vita di Giovanni Ricci. Della scorta trucidata dalle Brigate Rosse faceva parte anche il padre Domenico Ricci, appuntato dei carabinieri. Era la mattina del 16 marzo 1978 e Giovanni Ricci aveva solo 12 anni. Oggi, a distanza di 45 anni, è presidente dell’associazione che porta il nome di suo padre, medaglia d’oro al merito civile come anche le altre vittime di via Fani, e gira l’Italia per tenerne vivo il ricordo e non far dimenticare che cosa hanno rappresentato quegli anni di piombo che sconvolsero l’intera nazione.
“Anni di piombo, ma anche di conquiste sociali – le sue parole – di lotte per i diritti. Sono stati anni importantissimi”. L’incontro pubblico è stato organizzato dal Comune di Casalgrande, che da tempo è particolarmente attivo sui temi della legalità, della memoria e della sensibilizzazione sui temi sociali e della verità storica. “L’attenzione dell’amministrazione su questi temi è altissima – ha detto il sindaco Giuseppe Daviddi – La memoria è fondamentale per non ricommettere gli stessi errori”.
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