REGGIO EMILIA – Tra poco meno di un mese il Giro d’Italia passerà per le strade della nostra provincia. Non solo nella tappa del 21 maggio, che da Viareggio arriverà a Castelnovo Monti. La carovana rosa, infatti, percorrerà gran parte dei 172 km della tappa del giorno successivo, da Modena a Viadana, tra colli matildici e Bassa reggiana in un appuntamento dedicato ai velocisti.
Il percorso originale di questa tappa, tuttavia, ha dovuto subire delle modifiche a causa delle condizioni in cui versa la strada provinciale che da Gombio, frazione di Castelnovo Monti, porta a Canossa attraverso Trinità e fino a Cerezzola. Ebbene, la Sp 79, lunga una quindicina di chilometri, non è stata giudicata in condizioni idonee dall’organizzazione della kermesse, non soltanto per il rifacimento dell’asfalto ma anche per alcuni tratti franati e, dunque, ritenuti troppo pericolosi.
Da qui, la decisione di modificare il percorso che non passerà più da Fariolo, Gombio e Trinità, ma verrà deviato verso Casina per poi salire in direzione castello di Sarzano prima della discesa verso Ciano con a seguire la ‘sequenza’ dei castelli matildici. Da Bibbiano la carovana rosa si dirigerà poi verso Sorbolo e Brescello via Montecchio e Sant’Ilario prima di entrare in territorio mantovano per l’ultima parte di tappa.
Tornando alla Sp 79, i sindaci dei due comuni direttamente interessati, Castelnovo Monti e Canossa, hanno ricevuto rassicurazioni dalla Provincia sul rifacimento del manto stradale entro la prossima estate. Questo perché, Giro o non Giro, i residenti delle frazioni che si affacciano sulla strada la percorrono tutti i giorni per andare e tornare dal lavoro e per ogni altro spostamento.
Il direttore del Giro Mauro Vegni: “La sicurezza degli atleti viene prima di tutto”
(intervista di Davide Bianchini)












