REGGIO EMILIA – Ventasso è un lupo di circa due anni, catturato dai tecnici del Wolf Apennine Center nell’ambito di un progetto cofinanziato dall’Unione europea. Le indagini genetiche hanno stabilito che si tratta di un individuo puro. Gli esperti del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano lo hanno dotato di un radiocollare e ne hanno seguito gli spostamenti.
In una prima fase si è osservato che il lupo tendeva a muoversi su grandi distanze, più o meno in un’unica direzione (dispersal). La fase del dispersal è il periodo più avventuroso nella vita di un lupo e quello che lo rende forse più simile a noi: una volta maggiorenni, facciamo in molti la stessa cosa e per gli stessi motivi.
Nell’arco di poco più di due mesi, Ventasso ha percorso un minimo di 528 km. A dicembre il suo comportamento spaziale è cambiato all’improvviso: il lupo è diventato territoriale, si è accompagnato a una femmina e ha “messo su famiglia”. In sostanza, Ventasso è riuscito con successo a effettuare il dispersal trovando un’area libera all’interno del puzzle di territori probabilmente già occupati e ha formato il suo nucleo famigliare.
Il suo territorio si trova a circa 80 km in linea d’aria dal sito di cattura. Il suo viaggio testimonia uno dei meccanismi che permettono ai giovani lupi di diventare individui territoriali, dominanti e, quindi, riproduttivi.












