REGGIO EMILIA – L’8 giugno del 2013, giorno dell’inaugurazione, i reggiani visitavano la stazione Mediopadana con curiosità e una punta di orgoglio. Dopo mille profezie sulla cattedrale nel deserto, a 10 anni di distanza si può dire che, sì, ha funzionato. Da 8 coppie di treni al giorno a 90, con 1,7 milioni di passeggeri all’anno. Solo nel 2023, l’incremento sull’anno precedente è stato del 34%. Martedì sera, alla sala Verdi del teatro Ariosto, un convegno ha fatto un bilancio di questi dieci anni e si è interrogato sulle prospettive.
“In questi anni è cresciuta molto. Un milione e 700mila viaggiatori è un traguardo importante, è la dimostrazione che quella di allora fu una scelta lungimirante”, le parole di Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità. “Teniamo presente che questa storia partì con poche centinaia di viaggiatori al giorno, adesso sono 5mila”, ha aggiunto il sindaco Luca Vecchi.
Decisivi sono stati i 27 milioni di euro investiti negli anni da Rete Ferroviaria Italiana, ministero dei Trasporti, Comune e privati per la realizzazione dei parcheggi e il potenziamento dei servizi. “Non c’è dubbio che, grazie agli investimenti, la Mediopadana sia il principale asset del territorio”, ha spiegato il vicesindaco Alex Pratissoli.
La sfida ora è continuare a crescere, completando la dotazione di servizi e collegando di più e meglio la Mediopadana con il centro di Reggio Emilia e con le stazioni storiche dell’area. “Nel primo trimestre dell’anno prossimo inaugureremo l’atrio est con ascensori e scale mobili. Poi, partiranno a breve i lavori nel sottoviadotto per realizzare servizi per il territorio”, la voce di Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Rfi.
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