REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi una delegazione reggiano-modenese era in Cambogia per un progetto pensato e portato avanti dall’avvocato Marco Scarpati. Insieme a lui Beppe Carletti dei Nomadi. Sul campo anche un incontro inaspettato tra grandi della musica “made in Reggio”.
Sono 224 i bambini accolti in via del Campo, centro di accoglienza nella città portuale di Sihanoukville, in Cambogia. Una città che in pochi anni è passata da 30mila abitanti a oltre un milione di posti letto e che ha subìto una gigantesca ondata di turismo, in particolare dalla Cina. Oltre il 18% dei minori è coinvolto in attività di sfruttamento e prostituzione e il 79% di loro non ha accesso all’istruzione.
Il centro è nato nel 2010 da un’idea dell’avvocato Scarpati, insieme alla ong Cifa. A finanziare il progetto anche “Rock no war” e un altro reggiano, Beppe Carletti. Nei giorni scorsi una delegazione reggiano-modenese, guidata dallo stesso Scarpati, ha visitato il centro per toccare con mano i progressi fatti in questi anni.
“Il centro sorge in una strada dove la prostituzione era in ogni angolo – spiega Scarpati – così il nome ‘via del campo’ gentilmente concesso dalla fondazione Fabrizio De Andrè. Qui garantiamo i diritti dei bambini con situazioni familiari estremamente problematiche, togliendoli dalla strada e proteggendoli da contesti pericolosi”. Un rifugio, dunque, ma anche un luogo dove andare a scuola, mangiare, restare in salute e giocare.
Nel corso della visita la delegazione si è imbattuta poi – in un ristorante della zona – in un altro reggiano doc, Zucchero “Sugar” Fornaciari. “Sentire in un locale in Cambogia Carletti che dice ‘Delmo a sun Beppe’ è stato molto bello – ha raccontato Scarpati – Zucchero ha voluto sapere tutto del progetto”. Carletti ha anche pubblicato le foto dell’incontro sulla sua pagina Facebook, con tanto di didascalia “emiliani in Cambogia”.
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