REGGIO EMILIA – Dal 3 al 5 novembre, la città di Sparta, ovviamente in Grecia, ospiterà i mondiali di una specialità alla quale dà il nome, la Spartan race. Una disciplina che fa parte di quegli sport cosiddetti “ibridi”, che uniscono corsa e prove fisiche di forza, combinando attività aerobica e anaerobica. Sport che negli ultimi anni hanno conosciuto un successo sempre crescente, sia in termini di praticanti che di spettatori. E ai mondiali di Sparta, a rappresentare l’Italia, ci sarà anche un atleta reggiano, che gareggerà nella categoria tra i 40 e i 44 anni, dove ha già ottenuto importanti risultati internazionali: si tratta di Federico Canuti, una vita da giocatore di basket a buonissimo livello nei campionati minors, poi conquistato da queste discipline che richiedono non tanto (o non solo) inclinazione alla corsa, ma anche una forza fisica non indifferente.
Nelle diverse declinazioni degli sport ibridi, la Spartan race unisce tratti di corsa, sempre su percorsi off road e piuttosto probanti per dislivelli da affrontare e terreni impervi, ad altri ostacoli come il trasporto di pesi, prove di agilità come passaggi da compiere appesi a scale sospese, prove tecniche come il lancio del giavellotto o l’equilibrio sulla trave, il tutto da completare più rapidamente possibile per poi riprendere a correre.
“Da un paio d’anni – racconta Canuti – ho avuto modo di partecipare ai campionati italiani di specialità, ed ora sono riuscito a qualificarmi per i mondiali per i quali gareggerò in Grecia dal 3 al 5 novembre: in tutte le tre giornate verrà proposto un percorso a difficoltà crescente. Il primo giorno da 5 a 7 chilometri, intervallati dalle prove di forza e abilità; il secondo giorno da 10 – 12 chilometri, il terzo giorno da 21 – 23 chilometri. Sono prove molto dure anche prese singolarmente, con questa successione ovviamente molto di più. Ma sono davvero “carico”, orgoglioso di rappresentare l’Italia e Reggio in questa manifestazione. Vorrei ringraziare le aziende che mi sostengono in questo mio impegno: Project Group di San Polo, FT Spa di Lentigione ed Errea di Parma”.
Sicuramente i mondiali richiameranno migliaia di spettatori, così come succede sempre più spesso per eventi legati a questo settore sportivo: a inizio ottobre ad esempio un’altra gara alla quale ha partecipato Canuti, a Milano nell’ambito del circuito Hyrox (fondato in Germania nel 2017) hanno assistito ben 5.000 persone. Per la cronaca, Canuti si è classificato decimo della sua categoria e quinto tra gli italiani.
Ora i mondiali Spartan, e proprio nelle scorse ore per l’atleta reggiano si è aperta una ulteriore, possibile grande sfida: “Grazie ad una gara che avevo corso in agosto a Madrid – spiega – mi è stato comunicato che mi sono qualificato ai mondiali Dekafit (altra declinazione di questo tipo di eventi) che si terranno in dicembre a Dallas: queste gare si chiamano così perché durante la corsa devi affrontare dieci esercizi fisici, come affondi, vogatori e altri, anche queste sono davvero molto impegnative”.