GATTATICO (Reggio Emilia) – “Vivi presenti pugnanti” è una mostra che porta il visitatore a immergersi nelle vicende della cosiddetta “secessione dell’Aventino”, quando dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti, i deputati delle opposizioni scelsero di abbandonare il parlamento in segno di protesta contro Mussolini. Ma è anche una grande installazione ospitata negli spazi di Casa Cervi.
Mirco Zanoni, coordinatore culturale dell’istituto Cervi: “Abbiamo trasformato tutto il primo piano e la sala Genoeffa Cocconi. E’ una mostra molto ambiziosa, che vuole raccontare un periodo storico come non è mai stato fatto fino a ora. E’ una mostra che colpisce e avvolge”.
Un progetto promosso dall’istituto nazionale Ferruccio Parri e dall’università di Milano, allestito dallo studio +Fortuna per la prima volta in Emilia Romagna. Paola Fortuna: “Materiali inediti sono stati creati per questa mostra. Una serie in sequenza di installazioni fa si che il visitatore possa trovarsi in uno spazio immersivo ma non virtuale”.
La mostra rientra nell’iniziative dell’80° anniversario della Liberazione e sarà visitabile fino al 25 novembre. Un’alternanza di documenti storici e immagini che documentano una delle più forti denunce pubbliche contro il fascismo nascente. Giulia Albanese, vicepresidente dell’istituto Parri: “Non si tratta della peggiore sconfitta dell’antifascismo italiano, si tratta di un laboratorio politico che certo nell’immediato fu sconfitto ma che poi, attraverso l’esperienza della Resistenza, riuscì a ritrovare una propria voce. Un laboratorio fondamentale per costruire i presupposti della rinascita del nostro paese. Ci mostra le parole necessarie per ricostruire il filo dei diritti e della democrazia in una Italia libera e migliore”.
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