REGGIO EMILIA – I banchi sono di nuovo attaccati, a piccoli gruppetti. A terra, gli adesivi con le linee che li distanziavano di un metro stanno scolorendo, ma non serviranno più. Dal 15 settembre, infatti, anche gli studenti reggiani torneranno in aula senza più restrizioni.
Al liceo “Canossa” frequenteranno le lezioni circa 1.500 studenti divisi in 62 classi, una in più dello scorso anno. I ragazzi del primo anno del coreutico stanno già facendo le prove di ammissione. Tutto è pronto per un ritorno alla normalità: “Niente più mascherine ma restano a disposizione – le parole di Daniele Cottafavi, dirigente scolastico del liceo – così come la possibilità di sanificare le mani e le superfici. Si tornerebbe al distanziamento solo nel caso la situazione peggiorasse”.
La mascherina sarà obbligatoria solo per le persone fragili e per chi, in assenza di febbre, ha raffreddore o tosse. Niente più didattica a distanza, con il Covid si sta a casa in malattia. Ogni scuola ha poi un regolamento interno sui tempi di rientro: “Il ritorno in presenza è fondamentale, ma non bisogna disperdere quello che abbiamo imparato con le tecnologie digitali”, ha aggiunto Cottafavi.
Per quanto riguarda l’organico, non ci sarà più quello aggiuntivo previsto per l’emergenza Covid. Circa 130 insegnanti e una trentina di Ata lavoreranno al Canossa. “Per la prima volta però – ha spiegato Cottafavi – si parte con la stragrande maggioranza dei posti assegnati, in particolare le supplenze annuali. Resta solo qualche problema con l’organico degli Ata”.
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