REGGIO EMILIA – Piove sabbia, più precisamente polvere del deserto del Sahara, trasportata dal vento. E’ ciò che è accaduto nello scorso fine settimana in tutto il Nord Italia, compresa la nostra provincia. Se n’è decisamente accorto chi aveva parcheggiato l’auto all’aperto. La carrozzeria si è ricoperta di una polvere rossa difficile da mandar via. Anche se le precipitazioni sono state limitate nelle quantità e di breve durata hanno lasciato il segno. Molti hanno provato a raccogliere la polvere che si era depositata sui mezzi e su qualunque cosa fosse esposta alla pioggia.
C’è anche chi ha provato a spostare il pulviscolo utilizzando un magnete. Questa sabbia è infatti magnetica, perché al suo interno sono presenti minerali contenenti ferro. Qualcuno ha gridato alla teoria del complotto, affermando che il magnetismo della polvere sahariana sarebbe dovuto allo spargimento di metalli nell’atmosfera da parte degli aerei con le cosiddette “scie chimiche”. “In realtà niente di tutto questo è vero – dicono i geologi – è un fenomeno piuttosto normale: secondo diversi studi scientifici i minerali magnetici sono presenti nella polvere sahariana già nei terreni di provenienza, dovuti ai naturali meccanismi di formazione del suolo”.
A portare la sabbia del Sahara fino all’Europa, come da previsioni, è stato un potente ciclone al largo delle Isole Britanniche e il promontorio anticiclonico africano sul bacino del Mediterraneo, che ha richiamato correnti direttamente dal deserto nord-africano.
Nei prossimi giorni sulla nostra provincia sono previste nuove precipitazioni, e anche temporali di forte intensità, che probabilmente saranno in grado di spazzar via anche la resistente sabbia rossa che si è sedimentata sulle nostre auto.
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