REGGIO EMILIA – Nella frazione cittadina di Sesso è in corso una mobilitazione contro il progetto di realizzazione da parte di Terna di un elettrodotto aereo. I cittadini, al centro sportivo di via Ferri, hanno dato vita a una raccolta firme per chiedere che la struttura venga interrata.
L’elettrodotto che attraverserà Sesso dovrà essere interrato: lo chiedono gli abitanti della frazione cittadina che hanno dato vita a una raccolta firme con l’obiettivo di portare la questione in Sala del Tricolore. L’intervento rientra in un imponente piano di riassetto della rete elettrica ad alta tensione concordato dall’azienda Terna Spa, nell’ambito del piano industriale 2021-2025, con i Comuni di Reggio, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Rubiera e Sant’Ilario.
Il percorso prevede la demolizione di una trentina di chilometri di vecchi elettrodotti. La nuova linea sarà costituita da oltre 20 chilometri in cavo interrato e da 14 chilometri aerei. Un tratto di infrastruttura aerea interesserà proprio Sesso, dall’inizio di via Salimbene da Parma fino all’incrocio con via Ugo Bassi.
“Abbiamo delle proposte alternative per fare in modo che la linea venga interrata, si tratta di proposte concrete e praticabili”, ha detto Ermes Morandi, uno dei promotori della raccolta firme tra gli abitanti di Sesso. Quota minima per portare la mozione in consiglio comunale 300 firme: nel giro di poche ore ne sono state raccolte già 450. A vidimare le firme raccolte i consiglieri comunali Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli.
Aggiornamento
Le proteste, di cui vi abbiamo riferito nelle precedenti edizioni, per la realizzazione di tratte aeree della nuova linea di elettrodotti, che la società Terna si appresta ad installare nel territorio reggiano, interessano non solo la frazione cittadina di Sesso.
Il contenuto della Mozione – che approderà a breve in Sala del Tricolore e che è stata sottoscritta già da 770 cittadini – riguarda la richiesta di interramento anche della tratta che parte dal confine Ovest del comune di Reggio con Cadelbosco di Sopra per arrivare alla futura cabina primaria di Mancasale.
Una questione, dunque, sulla quale i cittadini preannunciano battaglia.