SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Per i proprietari e gli inquilini obbligati a lasciare casa si prospettano tempi piuttosto lungo. Servirà infatti circa un anno di tempo per la ristrutturazione del palazzo di via san Rocco Paese, dichiarato tutto d’un tratto inagibile. Con un’ordinanza firmata giovedì scorso, dopo che un sopralluogo del tecnico comunale aveva ravvisato fessurazioni e crepe di notevole entità.
Danni che interessano in particolare il tetto rendendolo instabile, dunque a rischio crollo. A questa condizione di pericolo si devono le transenne posizionate sulla strada a un metro e mezzo dal perimetro dello stabile, che subito era stato segnalato solamente con un nastro.
Un puntellamento dell’edificio consentirebbe nel giro di pochi giorni la riapertura del bar e dell’agenzia immobiliare sotto i portici. Si tratta però di una soluzione temporanea, che è stata scartata. L’opera sarebbe infatti da rimuovere nel momento dell’inizio del cantiere che interesserà la copertura. La partenza dei lavori, inizialmente prevista il 20 settembre, è stata ora anticipata.
Come prima cosa il palazzo verrà scoperchiato. Una fase che prevede la rimozione di tutti gli elementi portanti ammalorati. A quel punto le attività commerciali al pian terreno potrebbero veramente riprendere, salvo imprevisti legati all’emergere di qualche altro punto debole dell’edificio durante i lavori. Le ferite alla struttura risalgono al sisma del 2012, che aveva comportato una parziale inagibilità. Dopo i primi interventi di messa in sicurezza, una seconda parte di opere è rimasta a lungo in sospeso.
E’ durato quattro anni l’iter per la concessione dei relativi finanziamenti regionali, concluso a gennaio. Il Covid ha fatto poi slittare l’inizio del cantiere. Ora, le opposizioni insorgono chiedendo al Comune di spiegare come mai soltanto qualche mese fa sia stata concessa l’abitabilità ad alcuni appartamenti e ai negozi sottostanti.
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