REGGIO EMILIA – “Psicosi? Sì, un po’ sì. Non siamo ai livelli di prima ma ci sono alcune situazioni di preoccupazione legate anche alla riapertura della scuola. C’è anche qualche dottore ammalato di Covid”.
Giuseppe Delfini, presidente provinciale di Federfarma, racconta di un luglio e un agosto in cui non ha venduto nemmeno un tampone, e che invece da 15 giorni a questa parte in media due persone al giorno entrano nella sua farmacia chiedendo di essere sottoposti a tampone.
“Noi vediamo gente che arriva (in farmacia) con dei sintomi e che al 99% ha il covid, senza mascherina. La gente sembra si sia dimenticata che esistono i tamponi da fare a casa anche se stanno riprendendo anche quelli”.
Non stanno riprendendo, invece, le vendite di mascherine. Un male per il presidente provinciale di Federfarma, considerato che, in assenza, come adesso, di regole e divieti, vale il principio del buon senso, e l’uso della mascherina ne fa parte. “Abbiamo iniziato a vedere qualcuno che volontariamente indossa la mascherina anche solo per un raffreddore. Usare la mascherina non è un atto osceno, anzi; chiedo attenzione. Se usiamo buon senso ne usciamo senza problemi, altrimenti ci torniamo dentro”.
I farmacisti si stanno preparando ad un autunno impegnativo. “Abbiamo partecipato di recente a un incontro in Regione. Stanno preparando una delibera per dare il via in farmacia alla campagna di vaccinazione antinfluenzale ma anche anti covid”.
La ripresa dei contagi Covid: in aumento la richiesta di tamponi. VIDEO
17 settembre 2023Giuseppe Delfini, presidente provinciale di Federfarma: “Sta tornando un po’ di psicosi. Vediamo entrare persone con sintomi e senza mascherina. Usatela. In autunno nuova campagna vaccinale”