MODENA – Uno studio sull’effettiva associazione tra lockdown e contenimento del Covid-19 nella prima ondata (febbraio-giugno 2020) nonché sulla rilevanza delle motivazioni per la mobilità (associata ad esigenze lavorative o di altro tipo) e del mezzo di trasporto utilizzato (stradale, ferroviario, aereo o di altra tipologia) è stato realizzato dai ricercatori di Unimore guidati da Marco Vinceti e Tommaso Filippini, docenti di Igiene ed Epidemiologia. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista specializzata della Oxford University Press, riferimento nei settori della sanità pubblica, malattie infettive e medicina. Il modello di ’intelligenza artificiale’ ha complessivamente analizzato ed elaborato un numero totale di movimenti telefonici nel periodo febbraio-giugno 2020, valutando anche la frequenza e la localizzazione geografica di tali movimenti al fine di individuale le motivazioni del movimento stesso (legate allo spostamento verso e dal luogo di lavoro, o di altro tipo) e il mezzo di trasporto (autobus, treno, aereo, altro). “I risultati dello studio – dicono i ricercatori – hanno messo in evidenza come il lockdown abbia portato a una riduzione dei movimenti fino al 90% nelle zone particolarmente colpite e in media all’80% in tutta Italia. Analizzando i dati su base provinciale, è stato possibile osservare che la riduzione i movimenti dal 10 febbraio al 9 marzo sia stato un fattore determinante per la diminuzione del tempo al picco delle curve epidemiche, facilitando la risoluzione dell’epidemia”.
Unimore ricerca marco vinceti covid lockdownRicerca Unimore: “Lockdown determinante per contenere il Covid”. VIDEO
29 luglio 2022Lo studio ha indagato le correlazioni tra la riduzione della mobilità e le restrizioni decise nel 2020 dal Governo. “Un lockdown adesso non è necessario” dicono i ricercatori