REGGIO EMILIA – “Proporremo di entrare nella Fondazione Reggio Children“. I dettagli saranno definiti in due atti amministrativi, ma l’incontro all’ex mangimificio Caffarri ha gettato le basi per l’avvio di una fase storica: la partecipazione della Regione Emilia Romagna, con una quota, alla Fondazione Reggio Children.
L’ente, circa 10 anni fa, deteneva un piccola quota in Reggio Children Srl, che fu poi dismessa perché la legge non lo consente, essendo questa una società profit. Attraverso lo strumento della Fondazione, invece, ora è possibile. Un documento d’intenti sarà stilato dopo l’incontro tra il presidente De Pascale, il sindaco Marco Massari e il presidente di Fondazione, Francesco Profumo. “Abbiamo individuato alcuni elementi d’interesse, il primo la collaborazione con l’università; abbiamo un dottorato e stiamo lavorando a un master. Il secondo è che l’attività di Reggio Children venga riconosciuta come cultura della Regione e terzo che la Regione abbia alle spalle un’esperienza educativa adeguata alle sfide future”, ha spiegato Profumo.
“Abbiamo avviato un percorso di collaborazione che valorizza il sistema educativo reggiano e che avrà ricadute su tutto il sistema – ha commentato il sindaco – In questo modo, si rafforza il ruolo del pubblico”. L’obiettivo è costruire percorsi comuni per rendere ancora più centrale, nelle politiche della Regione, l’esperienza educativa reggiana. Dal canto suo, Fondazione Reggio Children, ente del terzo settore che si occupa di solidarietà, ricerca ed educazione di qualità a livello nazionale e internazionale, fornirà le proprie competenze per progetti specifici. “L’impegno sarà presto operativo, nel 2026 vedremo già i frutti”, ha concluso il presidente De Pascale.
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