REGGIO EMILIA – Da due anni la Reggio Calcio non può ospitare tornei poiché l’impianto di via della Canalina non è più a norma per fare entrare pubblico. Si parla di una realtà con 500 iscritti e 70 dipendenti in tutto, che conta annate dal 2005 al 2017 più juniores e prima squadra.
“Attualmente, ma anche durante i due anni di Covid, possiamo soltanto ospitare gli allenamenti oltre a partite a porte chiuse – le parole di Ives Motti, segretario nonché socio fondatore – Questa situazione ci ha creato non soltanto un danno economico, ma anche di immagine. Eravamo abituati ad avere squadre da tutta Italia nei weekend di Pasqua e, da tempo, non possiamo più. Siamo in attesa che il Comune intervenga per sanare quanto deve: l’amministrazione, nella persona dell’assessora Raffaella Curioni, ci ha garantito che in primavera-estate avrebbe iniziato e portato a termine i lavori di adeguamento della struttura, in modo che l’attività potesse riprendere regolarmente, a tutti i livelli, a partire da settembre. Ora, ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti”.
Ma qual è realmente la situazione della Reggio Calcio, che vanta ancora uno tra i più apprezzati impianti della provincia? “Il Comune – che si occuperà direttamente dei lavori al posto della Fondazione per lo Sport, nda – deve sistemare le uscite di sicurezza, l’impianto elettrico e costruire i bagni da zero, poiché quelli che c’erano in precedenza non sono stati ritenuti a norma e quindi sono stati eliminati. Inoltre – ha detto Motti – il nostro sintetico gode ancora di un solo anno di omologazione, dopodiché il manto erboso dovrà essere completamente rifatto visto che anche i campi in erba artificiale hanno una scadenza e noi a quella data ci siamo praticamente arrivati dopo 25 anni di utilizzo, considerando infatti che la nostra struttura venne creata nella stagione ’96-’97”.
Dal canto suo, l’assessora comunale allo Sport, Raffaella Curioni, ha fatto il punto della situazione: “Dopo un proficuo lavoro con la Fondazione per lo Sport, che ci ha consentito di mappare letteralmente lo stato dell’impiantistica sportiva reggiana, ora abbiamo una situazione chiara di dove dobbiamo intervenire. A fine marzo è stato approvato in bilancio un budget di circa 500mila euro per questo genere di lavori sul 2022, parte del quale – 150mila euro – verrà destinato a rimettere a norma le strutture della Reggio Calcio. Per quanto mi concerne, ho assegnato priorità a questi lavori, significa che mi aspetto che siano finiti entro l’inizio della prossima stagione sportiva”.
Un altro problema non di poco conto è la rifondazione in atto all’interno della Fondazione stessa: “A settimane eleggeremo il nuovo direttore – ha detto la Curioni – poi ci sarà il cambio di statuto. Trasferiremo risorse aggiuntive alla Fondazione, di modo che entro l’autunno possa essere operativa. In questo modo, riusciremo ad abbreviare i tempi di risposta alle esigenze di ogni singola società rispetto a ciò che può fare un Comune”.
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