REGGIO EMILIA – La Reggiana con una nota ha ufficializzato il controverso arrivo in granata di Manolo Portanova.
Piuttosto asciutta la comunicazione della società, che parla del prestito dal Genoa: “AC Reggiana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo per il trasferimento a titolo temporaneo dal Genoa FC del calciatore Manolo Portanova per la stagione 2023 – 2024 e che, pertanto, in attesa del perfezionamento dello stesso, verrà aggregato al club granata con nulla-osta da parte del club ligure. L’autorizzazione sarà valida fino al perfezionamento del contratto, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane”.
La volontà di offrire al giocatore la possibilità di tornare in campo prevale dunque a fronte delle polemiche che stanno accompagnando l’ingaggio. Il giocatore, da quando il 6 dicembre scorso è stato condannato in primo grado a sei anni per violenza sessuale di gruppo, non è stato più schierato. Lo si rivedrà in campo presto, con la maglia granata. Il condizionale resta però d’obbligo, in quanto per ora ciò che è certo è che Portanova si è aggregato alla squadra, pronto a salire a Toano per il ritiro. Per l’ufficialità del contratto, che prevede la formula del prestito per un anno, occorre attendere le prossime settimane.
A stretto giro dalla nota societaria, sono intervenute anche le Assessore allo sport Raffaella Curioni e alle Pari opportunità Annalisa Rabitti, che sulla vicenda di Portanova si mantengono su una linea garantista, manifestando però un atteggiamento abbastanza critico sulla scelta di mercato: “La condanna del giocatore per violenza sessuale di gruppo è stata emessa dal giudice di primo grado. E’ un dato di assoluto rilievo. Esistono tuttavia altri due gradi di giudizio e questa sentenza non è perciò definitiva. Le garanzie processuali, su cui si incardina l’ordinamento giuridico italiano e che condividiamo, ci impongono di tenere conto di questo dato.
La decisione sull’ingaggio del giocatore è in capo alla società Reggiana calcio e a nessun altro. Chiaramente la notizia della militanza di questo calciatore nelle file della Reggiana calcio ha suscitato comprensibili e immediate reazioni negative a Reggio Emilia, poiché in questa città la cultura, la sensibilità e la consapevolezza della nonviolenza, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, della parità tra i generi e dei diritti umani e civili sono fortemente radicate e condivise da questa Amministrazione comunale e dai cittadini”.
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