GUASTALLA (Reggio Emilia) – “Troppi giovani si avvicinano al fiume senza strumenti. Una volta il nostro territorio e i sui rischi erano oggetto di insegnamento da parte dei genitori, oggi non è più così, per questo è importante partire dalle scuole”. Così Stefano Zardini, canoista e gestore dell’Ostello del Po.
Il territorio fluviale può avere una grande attrattività turistica, ma nasconde anche molti pericoli. Dei rischi ma anche delle opportunità si è parlato in un incontro organizzato alla Locanda dei Pontieri, l’ostello a lido Po di Guastalla. Il 26 giugno scorso il 18enne Mor Talla Diop ha perso la vita poco lontano da li, proprio nelle acque del Grande Fiume. “I tragici fatti delle scorse settimane hanno spinto ulteriormente a creare questa iniziativa di divulgazione e prevenzione, con un’attenzione particolare per il pubblico più giovane”, commenta il sindaco Paolo Dall’Asta.
Un geologo ha spiegato al pubblico la conformazione del territorio fluviale mentre rappresentanti della Protezione Civile Regionale e del Corpo Forestale dei carabinieri hanno ricordato i divieti, istituiti dalla Regione Emilia Romagna, soprattutto per preservare l’area dal punto di vista ambientale.
‘Importante – si è ribadito nell’incontro – informare anche a scuola i giovani che frequentano il Po e le golene, anche perché sempre più spesso non sono originari del luogo.
La proposta: “I pericoli del Po siano insegnati a scuola”. VIDEO
16 luglio 2024Dopo la morte del 18enne Mor Talla Diop nelle acque del Po, a Guastalla si è svolto un incontro per informare sui pericoli ma anche sulle opportunità che il Grande Fiume offre













