REGGIO EMILIA – Otto anni di reclusione a testa: questa la richiesta del pubblico ministero di Parma Paola Dal Monte nei confronti dei fratelli Antonio e Marcello Vetere, 68 e 56 anni, imprenditori di origini cutresi residenti a Cadé. Sei anni e 10 mesi la pena richiesta, invece, nei confronti del legale parmigiano Antonio Di Michele. I tre sono sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari come truffa, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, omessa dichiarazione fiscale. Un processo che si celebra a Parma.
L’inchiesta riguarda un impianto sportivo della città ducale che, secondo la procura, era gestito attraverso una serie di società rivelatesi scatole vuote intestate a prestanome al fine di evadere il fisco per un ammontare di circa 11 milioni. L’indagine era iniziata nel 2015, la struttura è sotto sequestro giudiziario da 7 anni e il processo è partito nel 2023. I fratelli Vetere, difesi dagli avvocati Enrico Della Capanna e Oliviero Mazza, erano stati arrestati nell’ottobre del 2022. Nell’operazione erano state indgate complessivamente 19 persone, tra cui 10 reggiani, ed erano stati posti sotto sequestro 45 immobili tra Reggio Emilia e Parma e quasi 5 milioni di euro.
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