REGGIO EMILIA – L’interdittiva antimafia emessa negli ultimi giorni a carico di Salerno Building, società immobiliare tra le più note e attive nel nostro territorio, rappresenta un innalzamento del livello dell’azione della prefettura contro il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata? Lo abbiamo chiesto alla prefetta Maria Rita Cocciufa, ospite negli studi de “Il Graffio”.
“Mi rendo conto che queste ultime decisioni sono pesanti. Quando emettiamo una interdittiva non si guarda chi è, non possiamo e non dobbiamo farlo”. C’è il timore che un’ipotetica azienda reggiana a rischio interdittiva possa decidere di trasferire la propria sede legale in una provincia vicina, meno attiva su questo fronte? “Ogni sede ha le sue caratteristiche e peculiarità, non so rispondere a questa domanda, un’azienda potrebbe trasferirsi anche in Lussemburgo”. Nell’ambito legalità e collaborazione con le istituzioni, dalla prefetta è arrivata poi una stoccata ai mondo degli ordini professionali: “Mi sarei aspettata qualche collaborazione in più”.
Al centro dell’intervista anche il tema sicurezza in città, con un bilancio sulle zone rosse che la prossima settimana potrebbero essere prorogate oltre il termine del 30 giugno: “Dal 10 febbraio al 9 giugno, in queste zone sono state controllate 6.386 persone, 173 sono stati gli ordini di allontanamento, di cui 87 a carico di stranieri, questo per dire che non sono tutti stranieri”.
La prefetta, infine, ha annunciato come il suo incarico in città sia vicino alla conclusione: “Non andrò in un’altra sede semplicemente perché andrò in quiescenza, conto di finire qui almeno tutto il 2025”.
Reggio Emilia "Il graffio" Maria Rita Cocciufa PrefettaTelereggio, guarda la puntata de “Il Graffio” di giovedì 12 giugno