CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Passeggiando per il centro di Castelnovo Monti, da qualche giorno è possibile vedere sui muri in sasso delle cornici poste attorno a quelle che, a uno sguardo superficiale, potrebbero sembrare semplicemente delle “erbacce”. Questa installazione fa parte in realtà del progetto artistico della Pinacoteca Botanica, ideato da Ermanio Beretti e sostenuto dal Comune.
Una mostra permanente a cielo aperto, per valorizzare quelle piante capaci di crescere tra le crepe, le fessure tra un sasso e l’altro, nelle caditoie d’acqua piovana, dove finisce l’asfalto, dove si accumula un po’ di terra.
“Queste piante – spiega Beretti – ci guardano e noi non le guardiamo, ma non hanno bisogno di nessuno. Ci danno ossigeno, bellezza, qualcuno pensa che sarebbero da togliere ma invece sono le piante del futuro, vivono con poco e rendono questi vecchi muri pronti per far prosperare la biodiversità”.
Sono peraltro piante che un tempo erano parte comune della vita quotidiana: “Tanti anni fa nel mondo contadino erano conosciute e servivano sia per mangiare che per curare alcune malattie, le conoscevano benissimo e ce n’erano tantissime”.
È possibile visitare la Pinacoteca botanica in diverse strade del centro di Castelnovo: via Primo Maggio, via Dante, via Carlo Franceschini in centro storico, via Roma, dove sono state incorniciate piante di Ciombolino comune, molto diffuso con fiori dai colori delicati, la Celidonia o Erba delle rondini, che una volta veniva usata contro le verruche, il Grespigno, l’Asplenio, un tipo di felce che un tempo si diceva potesse curare dai calcoli e dalle malattie della milza, il Farfaro, il Cappero e altre ancora.
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