REGGIO EMILIA – Pneumatici esausti, calcinacci, mattoni e altri scarti di edilizia come il pezzo di lastra isolante che si vede galleggiare sul pelo dell’acqua. E poi tanta, tanta plastica sotto forma di sacchetti e lembi di teli in cellophane.
La scena è un deja vu. Risale allo scorso gennaio, a Baragalla, all’altezza di via Albanesi: l’ondata di piena che ha fatto riaffiorare, dalla sponda destra del Crostolo, i rifiuti interrati di una discarica risalente agli anni ’60. All’inizio di settembre l’intervento di bonifica eseguito da Iren per conto del Comune aveva fatto piazza pulita di ogni residuo, ma ora c’è di nuovo da intervenire.
Ammontano a 290mila euro le risorse stanziate dalla Regione per le opere di messa in sicurezza. In origine l’obiettivo era arrivare a concluderle entro l’autunno. L’intervento è invece in ritardo, dovrà essere appaltato terminata l’attuale fase del progetto esecutivo. L’area del futuro cantiere è già perimetrata.
Nel frattempo, alcune transenne a protezione della ciclopedonale sono state abbattute, forse dal vento oppure per colpa di qualche atto vandalico. Il progetto prevede l’installazione di una rete metallica di contenimento, di fatto una barriera anti erosiva. Fin tanto che non sarà realizzata altra immondizia rischierà di finire nell’alveo per poi essere in parte trasportata a valle.
Reggio Emilia maltempo discarica nel crostolo crostolo in piena parco al poggio