REGGIO EMILIA – Una piazza piena di colori e di persone, almeno 200, per ricordare alla politica che quello che è accaduto in Senato mercoledì è lontano dal mondo reale. C’è rabbia ma non rassegnazione. Anzi, la speranza è che la mobilitazione a Reggio, e contemporaneamente in altre 42 città, possa fare riprendere il cammino di questa legge che intende inasprire le pene per i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili. La manifestazione è stata organizzata da Arcigay. Le storie sono tante e diverse, in comune la sofferenza delle persone che intraprendono cammini difficili e spesso solitari.
“Le persone trans, e io sono una persona trans, sono le persone più discriminate in realtà in Italia – dice il vicepresidente di Arcigay Jacopo Vanzini -. L’Italia è il primo paese in Europa per crimini d’odio nei confronti delle persone trans, il paese più transfobico d’Europa. Mi spaventa perchè anche per cose di tutti i giorni, come esibire il green pass, mi espone a potenziale violenza transfobica: gli operatori e le operatrici non sono formati, leggono il mio nome anagrafico, lo dicono ad alta voce e io sono costretto a fare coming out davanti a tutte le persone. E’ anche il nostro paese ed è giusto che ci vengano riconosciuti i nostri diritti civili. Ripartiamo e ricominciamo più forti di prima, cerchiamo di ottenere qualcosa finalmente anche noi, di essere riconosciuti nel nostro paese”.
In piazza anche i rappresentanti delle istituzioni. “La politica questa volta non ha saputo cogliere l’occasione – dice il presidente della provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – lo dico come rappresentante di una istituzione e di una forza politica, soprattutto per lanciare un messaggio. Lo dico anche perché in queste ultime ore è emerso in maniera molto forte quello che è lo schieramento dei giovani rispetto a quello che è successo sul Ddl Zan, sul riconoscere i diritti civili, più diritti a chi diritti non ne ha”. “La Regione Emilia Romagna ha approvato una legge contro l’omotransfobia, che è una cosa molto positiva per i cittadini emiliano romagnola – ha ricordato Federico Amico, presidente della Commissione regionale Parità e Diritti -. Sarebbe bene che questo fosse esteso a tutta quanta la nazione”.
E’ stato invece un flop la manifestazione No Green pass organizzata da Più Italia, partito vicino alla destra. L’appuntamento era nel pomeriggio in piazza Martiri del 7 luglio a Reggio dove si è presentata appena una decina di persone molte delle quali di altre città. Gli organizzatori hanno parlato di un boicottaggio delle altre associazioni No pass e della stampa alla base della scarsa presenza. Il gruppo è rimasto in piazza pochi minuti per poi allontanarsi lasciando spazio alla manifestazione di Arcigay.
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