REGGIO EMILIA – Lo scorso 6 ottobre tutta la comunità si era stretta attorno a don Guido Mortari, che per 54 anni, la sua intera vita pastorale, aveva guidato la parrocchia di Sant’Agostino e che quel giorno lasciava ufficialmente l’incarico al suo successore.
Quella stessa comunità si stringe ancora, anche se a distanza, attorno a lui, ricoverato in gravi condizioni dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Volto di San’Agostino, ma in generale volto notissimo per tutto il centro storico, don Guido, che ha 83 anni e soffre di problemi pregressi, ha iniziato a stare male qualche giorno fa. In quarantena in casa chi è arrivato dopo di lui sempre lo scorso ottobre, don Luca Grassi, in isolamento dopo aver appreso della positività di don Guido che nonostante la meritata “pensione” continua a darsi da fare come può in parrocchia.
L’assenza per forza di cose dei due parroci non incide più di tanto sull’organizzazione della vita parrocchiale visto che celebrazioni, catechismo e attività sono sospese, ma c’è grande preoccupazione nella comunità dei fedeli.
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