REGGIO EMILIA – “Nella pandemia possiamo vedere uno degli effetti della morte, entrata nel mondo con il peccato, con la disobbedienza dell’uomo a Dio. Laddove c’è peccato, c’è sofferenza, divisione, e infine morte”. Lo afferma il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Massimo Camisasca, nella sua omelia per la Domenica delle Palme in Cattedrale.
Nei giorni scorsi avevano suscitato polemiche le parole pronunciate dallo stesso Camisasca in occasione della giornata nazionale in ricordo delle vittime del covid: “Dio si serve del male per convertirci”, aveva detto il vescovo lanciando una campagna di preghiera contro la pandemia. Il filosofo e teologo Vito Mancuso aveva ribattuto parlando di concetto “non etico, anzi disumano”.
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