BRESCELLO (Reggio Emilia) – 123 anni e sei mesi in totale: è poderosa la richiesta di pena da da parte del pm della Dda Beatrice Ronchi al termine di 10 ore di requisitoria in due giorni, la requisitoria del processo ordinario di primo grado Grimilde sulle infiltrazioni a Brescello.
Il peso della ‘ndrangheta in riva al Po, il peso dei 14 anni oggetto dell’inchiesta, dal 2004 al 2018, è il peso degli anni di condanna che Ronchi chiede al termine del dibattimento di questo primo grado. “Per Grande Aracri Francesco 30 anni, per Grande Aracri Paolo 16 anni e sei mesi”. E via così per altri 14 imputati, accusati di aver fatto parte a vario titolo di quel “grumo” di affari, così aveva detto Ronchi, nato e cresciuto attorno alla famiglia Grande Aracri. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso a ipotesi di reato come estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. La posizione di altre sei persone era già stata stralciata e rinviata ai tribunali competenti per territorialità, mentre 48 persone sono state giudicate in primo e secondo grado con rito abbreviato. Tra le altre richieste di pena, spiccano quelle per i reggiani di Grimilde: Omar Costi, reggiano di 48 anni, e Luigi Cagossi, 70enne di Reggio, accusati di usura, per i quali Ronchi ha chiesto 9 anni ciascuno. E poi: 7 anni chiesti per Domenico Oppido (46 anni, nato a Catanzaro), 6 anni per Gregorio Barberio (33 anni nato a Crotone) e Nunzio Giordano (54 anni, nato a Sarno).
Nelle parole di Ronchi c’era anche il peso del lavoro: vari esponenti della Dia e della squadra mobile erano presenti in aula. Mentre gli avvocati difensori anche questa volta hanno disertato, a cominciare dai legali del principale imputato, Francesco Grande Aracri. Difficile a questo punto pensare che la causa dell’assenza, già definita lunedì “inusuale” dal procuratore generale reggente di Bologna Lucia Musti, sia una casualità. C’erano solo i difensori di Omar Costi, Vincezo Belli e Chiara Carletti. Lunedì si torna in aula: la palla passerà alle parti civili per le dichiarazioni finali.
Una riflessione conclusiva da parte di Ronchi: “E’ sconfortante il numero delle persone che negli anni hanno scelto di avere a che fare con i Grande Aracri: sono la loro linfa, senza di loro la mafia non ci sarebbe”.
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Le richieste di pena
1 Francesco Grande Aracri (68 anni, nato a Cutro): 30 anni
2 Paolo Grande Aracri (32 anni, nato a Crotone): 16 e 6 mesi
3 Gregorio Barberio (33 anni, nato a Crotone): 6 anni
4 Brugnano Domenico (33 anni, nato a Crotone): 4 anni
5 Cagossi Luigi (70 anni, di Reggio Emilia): 9 anni
6 Caschetto Salvatore (53 anni, nato a Modica): 2 anni
7 Costi Omar (48 anni, di Reggio Emilia): 9 anni
8 Giordano Nunzio (54 anni, nato a Sarno): 6 anni
9 Oppido Domenico (46 anni, nato a Catanzaro): 7 anni
10 Oppido Gaetano (74 anni, nato a Cutro): 5 anni e 4 mesi
11 Passafaro Francesco Paolo (26 anni, di Cagliari): 4 anni 8 mesi
12 Passafaro Giuseppe (54 anni, nato a Isola Capo Rizzuto): 4 anni 4 mesi
13 Passafaro Pietro (27 anni, di Casalmaggiore): 4 anni 8 mesi
14 Pistis Matteo (25 anni nato a Lanusei): 5 anni
15 Pistis Roberto (57 anni, nato a Lanusei): 4 anni 8 mesi
16 Rizzo Antonio (39 anni, nato a Reggio Emilia): 5 anni 4 mesi
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