REGGIO EMILIA – Venerdì 10 gennaio, a partire dalle 22,30, torna l’appuntamento con il Micro Club al circolo Arci Tunnel di via Del Chionso. Per la serata un titolo che parla da solo: “L’elettronica è donna. L’evoluzione del suono attraverso corpi, identità e genere”.
“La nascita e lo sviluppo della musica elettroacustica ed elettronica sono stati a lungo raccontati in maniera parziale, restituendo una declinazione tutta al maschile di questo ramo specifico della produzione culturale contemporanea. Eppure la presenza femminile è stata fondamentale nella costruzione delle esperienze sonore del XX secolo”, sottolineano gli organizzatori. “Dalle innovazioni tecniche di inizio ‘900 alle sperimentazioni sonore degli anni ‘60, fino all’evoluzione della dance e del clubbing a partire dagli anni ’80 le donne hanno rivestito il ruolo di vere e proprie protagoniste dello sviluppo musicale, pur venendo pienamente riconosciute solo a partire da recenti forme di storicizzazione paritaria. Mary Hallock Greenewalt, Wendy Carlos, Teresa Rampazzi, Suzanne Ciani, Ellen Allien, Miss Kittin sono solo alcune delle compositrici, virtuose, innovatrici e artiste che hanno lasciato un’eredità e un segno indelebili”.
E ancora: “La loro esperienza è uno stimolo per la riflessione sul rapporto tra musica e identità di genere. Nonostante, infatti, i progressi degli ultimi decenni, il contributo di culture come quella LGBTQ+, la promozione di una maggiore sensibilità rispetto al ruolo delle donne e delle comunità non binarie a livello politico-istituzionale, le istanze di rappresentanza e uguaglianza non sembrano ancora trovare una traduzione sufficiente e condivisa all’interno del mercato e del panorama musicale. L’aumento del numero di nomi femminili nelle line-up di DJ, l’utilizzo della tecnologia per individuare nuove chiavi di dialogo tra corpo e suono, il presidio di locali, realtà e iniziative
storicamente vocate all’impegno sociale sono solo alcuni dei fattori di un’equazione che rimane ancora oggi una sfida persistente, in cui appare necessario un impegno costante per superare le disuguaglianze e costruire una scena musicale pienamente paritaria ed inclusiva”.
Nel primo appuntamento di Micro Club del 2025 si parlerà di questi temi insieme a Claudia Attimonelli, docente di “Studi visuali e Cultura digitale e Media” e di “Cultura Visuale e Sound Studies” all’Università degli Studi di Bari, Tania Kim, Dj resident al Link di Bologna, e Alberto Abbate, Ceo e Founder del progetto Histerikə.