REGGIO EMILIA – La Landi Renzo ha depositato giovedì 7 agosto la domanda di accesso alla procedura di composizione negoziata della crisi. La scelta di presentare l’istanza era stata annunciata un mese fa dall’azienda di Corte Tegge; nel corso di queste settimane la società ha predisposto la documentazione necessaria, che è stata approvata sempre giovedì dal consiglio di amministrazione. La domanda riguarda Landi Renzo spa e la controllata Metatron. Ora, sarà la Camera di Commercio di Bologna a nominare l’esperto, cioè il professionista indipendente che dovrà valutare la fattibilità del piano di risanamento e affiancare l’azienda nel rapporto con i creditori.
I conti preliminari del primo semestre confermano la fase di difficolta, ma anche la capacità del gruppo Landi di reagire. I ricavi sono scesi a 129 milioni, una flessione contenuta rispetto ai 139 dello stesso periodo dell’anno scorso. L’indebitamento finanziario netto è stato ridotto a 104 milioni, mentre il margine operativo lordo è migliorato ed è stato positivo per 2,6 milioni.
La composizione negoziata della crisi ha l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale superando una situazione di tensione finanziaria che viene giudicata transitoria dagli amministratori. I risultati del primo semestre, ancora incompleti, non sono certificati dalla società di revisione. Entro la prima settimana di settembre Landi Renzo diffonderà i numeri che mancano, a partire dal risultato netto.
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