REGGIO EMILIA – “Prima dobbiamo capire la causa del decesso e solo dopo sapremo su quali accertamenti concentrarci”. Così Isabella Chiesi, procuratore reggente di Reggio, sul caso della morte di Irene Montruccoli, 21enne di Arceto di Scandiano deceduta al Maggiore di Parma dopo qualche ora di ricovero.
L’autopsia sul corpo della giovane, studentessa di Ingegneria e senza patologie pregresse note, è stata eseguita nelle ultime ore e si attende di sapere la data dei funerali; per ora l’indagine è contro ignoti e l’ipotesi di reato è omicidio colposo. A coordinarla, il sostituto procuratore Giacomo Forte.
Irene è spirata domenica pomeriggio. Era arrivata a Parma in elicottero, dopo aver accusato un malore. Genitori e fidanzato hanno riferito agli inquirenti che la 21enne lamentava dolori alla testa da circa una settimana. Venerdì si era presentata al pronto soccorso di Reggio dove era stata curata con una terapia endovenosa, poi era stata rimandata a casa. Sabato altri dolori, ma dagli esami non sarebbe emerso nulla di preoccupante. Domenica il malore più grave, purtroppo quello definitivo. Irene è stata sottoposta a manovre di rianimazione e poi caricata in elicottero, ma poco dopo l’arrivo al Maggiore è deceduta.
Irene frequentava la facoltà di ingegneria a Modena ed era una ragazza sportiva appassionata di motocross, senza patologie pregresse.
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Reggio Emilia Parma Scandiano indagine morta omicidio colposo Arceto Procura Irene MontruccoliMuore a 21 anni dopo un malore: Arceto piange Irene Montruccoli