REGGIO EMILIA – Le scarpette da punta, i tutù e le musiche di Pëtr Il’ic Cajkovskij. E il più toccante e amato balletto del XIX secolo,“Il lago dei cigni”. A portarlo in scena sul palco di un’affollata piazza Prampolini i ballerini e gli allievi de il “Nuovo Balletto Classico”. In prima fila c’era anche Liliana Cosi.
Dal crepuscolo fino a sera inoltrata la formazione dei 25 danzatori ha dato vita alle scene del balletto. La trama, modellata su diverse fiabe popolari russe e tedesche, si svolge in Germania e narra la triste storia d’amore tra il Principe Siegfried e la bella Principessa Odette, trasformata in cigno da un maleficio del perfido stregone Rothbart. La prima rappresentazione fu portata in scena al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877.
Il Nuovo balletto classico di Reggio, diretto da Rezart Stafa, è una delle realtà più dinamiche e innovative nel panorama della danza italiana. Fondato per promuovere il balletto classico, ma con un occhio attento anche alla sperimentazione, unisce la tradizione della danza accademica a una visione contemporanea. Lo spettacolo, insolto da vedere in piazza, ha incantato il pubblico di tutte le età, tra luci, costumi e movimenti sospesi nel sogno, nell’ultimo appuntamento dei mercoledì da leoni.
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