REGGIO EMILIA – Le note dei brani di “The dark side of the moon”, lo storico album dei Pink Floyd, sono riecheggiate per tutto il parco dell’ex ospedale Spallanzani grazie agli strumenti e alle voci della tribute band reggiana Sequencer. Una serata non solo all’insegna della musica ma anche della solidarietà. L’incasso del concerto, infatti, è stato interamente devoluto alla fondazione Grade Onlus, per la ricerca sui linfomi. “Siamo riusciti a dare un senso alla serata”, le parole di Massimo Morini dei Sequencer. “Noi partecipiamo volentieri. Negli ultimi 12 mesi questo è il terzo evento che facciamo con il Grade. Anche perché non ci dobbiamo girare dall’altra parte, quindi cerchiamo di dare un senso. Per noi è un divertimento, ma anche con il divertimento è giusto cercare di dare un senso alla vita e alle cose che si fanno”.
I Sequencer hanno riproposto un vasto repertorio della band britannica: dagli esordi psichedelici alle sonorità eteree che hanno caratterizzato la produzione più recente. I Pink Floyd hanno mosso i primi passi durante anni difficili dando speranza ai giovani di allora. “Io mi ricordo che a quell’età avevo tante speranze che il mondo fosse unito. La globalizzazione, che allora sembrava una cosa positiva, adesso stiamo scoprendo che invece non ci ha dato quelle cose che ci aspettavamo”, aggiunge Pierpaolo Curti dei Sequencer. “Quando è bella la musica, secondo me, vale la pena di farla ascoltare e di lasciare così una speranza anche ai ragazzi giovani che avrebbero da imparare tante cose. Sicuramente il linguaggio universale della musica è nato per unire e non per dividere”.
Reggio Emilia beneficenza concerto ricerca Fondazione Grade pink floyd linfomi SequencerDal concerto dei Sequencer 8.750 euro per il Grade e per la ricerca